Impressioni su NYC e recenti trend urbanistici
La NYC del 2024 mostra una modernità obsoleta. Nonostante la sua unicità e il suo stile di vita vivace, la città sembra ferma al secolo scorso.
Il recente dibattito sulle elezioni presidenziali statunitensi, al di là del fanatismo, della propaganda, della superficialità e delle bugie, non tocca le cause fondamentali di questo stato di cose per invertire la tendenza, prevedendo cambiamenti socio-economici radicali che invertano il trend. Al contrario, il teatro elettorale mantiene l’ordine sistemico consolidato alla base di queste conseguenze, poiché da esso trae la maggior parte dei suoi finanziamenti.
L’intervento pubblico al di fuori del suo benessere è scarso, poiché gli Stati Uniti sono generalmente caratterizzati da una post-democrazia cinica e da profonde e crescenti disuguaglianze sociali.
NYC è la sublimazione del liberismo più feroce, i cui effetti possono essere visti e contati lungo le sue strade, attraversate ogni giorno da un esercito di senzatetto e di lavoratori poveri schiacciati dalla cinica avidità capitalista.
Rinfocolando la mia passione per la geografia economica e le questioni urbane, ho elencato alcuni spunti di riflessione che, oltre a NYC, possono essere estesi a numerose grandi città:
- Le grandi città stanno diventando sempre meno diversificate e costose, allontanando i residenti di lunga data e le piccole imprese. Senza la loro anima, apportata dalla cultura locale, sembreranno tutte uguali, simili a un centro commerciale a cielo aperto.
- I ricchi investitori acquistano immobili ma spesso li lasciano vuoti, creando “zone morte” nei quartieri.
- La crescita di nuovi grattacieli di lusso non è solo un simbolo di sviluppo urbano, ma anche una manifestazione fisica dell’isolamento sociale. Questi edifici, con le loro sfarzose comodità, non sono solo case ma fortezze che isolano i residenti dalla vita vibrante della comunità circostante.
- Molti nuovi sviluppi ricevono agevolazioni fiscali per incoraggiare la costruzione di alloggi a prezzi accessibili, ma vanno principalmente a beneficio dei residenti più abbienti.
- L’aumento degli affitti costringe le piccole imprese e le istituzioni culturali ad abbandonare l’area, sostituendole con catene di negozi e vetrine sfitte.
- Gli spazi e i servizi pubblici dovrebbero essere maggiormente privatizzati e indirizzati.
- Il carattere dei quartieri sta cambiando a causa dell’esodo dei residenti di lunga data e della rottura dei legami comunitari.
- Le politiche cittadine favoriscono lo sviluppo del lusso su larga scala rispetto agli alloggi a prezzi accessibili e alla conservazione delle comunità esistenti.
- Ci sono preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine di un’economia cittadina fortemente dipendente dal settore immobiliare di lusso.
Nota a margine: il video contiene “Trompe”, un brano del mio prossimo album (contiene un campione di “Trompe l’Oeil” pubblicato nel 2006 dall’artista italiano Rudy Marra). Le clip sono state scattate con la fotocamera cinematografica dell’iPhone 14 e montate con CapCut, una pratica app sotto esame da parte del team di censura dell’UE perché di proprietà della cinese ByteDance, la stessa di TikTok.