Come l’Intelligenza Artificiale modifica la fruizione dell’informazione
In seguito alla rapida diffusione di strumenti legati alla cosiddetta intelligenza artificiale (artificial intelligence, o AI), stiamo assistendo a un cambiamento significativo nel modo in cui accediamo alle informazioni.
Come è già accaduto con altre innovazioni tecnologiche, questo fenomeno rischia di renderci mentalmente più “pigri”.
L’intelligenza artificiale – che, a ben vedere, non è propriamente un’intelligenza nel senso tradizionale del termine – ci consente di saltare numerosi processi un tempo imprescindibili.
Se da un lato questo fenomeno ci offre maggiore tempo a disposizione per altre attività, dall’altro ci disabitua a compiere altre.
L’intelligenza naturale permette di sviluppare un pensiero autonomo, mentre ciò a cui assistiamo con l’IA è più simile a un meccanismo che, basandosi su dati preordinati, fornisce risultati.
Si potrebbe paragonare a un sofisticato elenco telefonico che ha la capacità di presentare diverse prospettive sulle informazioni con cui è stato alimentato.
Evoluzione della ricerca di informazioni
- Prima di Google: i motori di ricerca erano essenzialmente delle directory, degli elenchi ordinati.
- Con Google: gli utenti hanno potuto cercare informazioni in modo più efficiente, risparmiando tempo.
- Con l’AI: si verifica un avvicinamento alle intenzioni e alle aspettative dell’utente.
Caratteristiche distintive dell’AI rispetto ai motori di ricerca tradizionali
- Se le risposte non sono legate a una profilazione dell’utente, si potrebbe ridurre il rischio di polarizzazione tipico dei social media.
- Tuttavia, anche in assenza di profilazione, le risposte sono influenzate dall’algoritmo del modello, dai dati con cui l’AI è stata addestrata (che possono essere stati pre-filtrati) e da ulteriori filtri anteposti fra la risposta generata e quella visualizzata dall’utente per qualsivoglia ragione (etica, politica, commerciale, etc.)
Impatto sulla società
- Una diminuzione della capacità di sintesi, poiché saremo meno abituati a scrivere sommari e prendere appunti.
- Una maggiore dipendenza dalle sintesi automatiche.
- Una possibile influenza sull’opinione pubblica, specialmente quando i contenuti vengono riprodotti su larga scala.
Differenze nel processo di indicizzazione
- Google: costruisce e aggiorna periodicamente il suo indice, offrendo risultati basati su criteri prestabiliti.
- AI: crea un indice di priorità in tempo reale per ogni interrogazione, anche se tende a consolidare le proprie conoscenze invece di metterle in discussione.
Rischi e considerazioni
- La creatività dell’AI si esprime più nella forma che nella sostanza.
- C’è il rischio di un “instupidimento” dell’essere umano perché:
- Si ridurrà la creazione di contenuti sintetici originali.
- Gli utenti saranno influenzati dalle risposte preconfezionate dell’AI.
- Si perderà l’abitudine di cercare differenze e porsi domande critiche.
Il cambiamento nel modo di accedere alle informazioni attraverso l’AI, sebbene porti benefici in termini di efficienza e immediatezza, rischia di ridurre la nostra capacità di pensiero critico e di sintesi personale.
Le risposte “preconfezionate” dell’AI, per quanto valide, potrebbero limitare la nostra naturale tendenza a porci domande e cercare prospettive alternative.