leggerezza
Preoccuparsi o riflettere solo sul corpo intangibile, da alcuni definito anima, o coscienza, e da molti trascurato, o molto spesso ignorato, porterebbe a vivere disconnessi dal circo che anima il corpo tangibile, la componente fisica della nostra esistenza. Tale disconnessione rischia di provocare derisione, o isolamento, da parte di chi vive nell’ignoranza del corpo interno, dunque di tanto in tanto è opportuno compensare le proprie riflessioni sul nostro essere intangibile, con altre che si pre-occupino dell’essere tangibile, fisico, letteralmente superficiale. Paradossalmente, le riflessioni sul corpo fisico appaiono più leggere di quelle sul corpo astratto, essendo le prime relative a entità definibili e spesso prevedibili in quanto frutto di processi riproduttivi fisici e culturali i quali, sebbene complessi, determinano prodotti in gran parte stimabili. I corpi intangibili, invece, esistendo al di là del confine rappresentato dalla luce, sono ignoti a quelli tangibili, dunque le loro caratteristiche e il loro comportamento non possono essere previsti, ma solo banalmente ipotizzati in virtù di percezioni o intuizioni, comunque con un grado di errore molto elevato.