blasfemia

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La spiritualità trascende dalla sua organizzazione. 

Non è mai troppo tardi per liberare il mondo dalle religioni organizzate in quanto sono una truffa a danno dell’intelligenza umana. 
La commistione tra potere temporale e presunto potete spirituale è prova che l’abuso di credulità popolare, o l’imposizione coercitiva di un culto, serve a giustificare il controllo sociale e politico di una società.
La blasfemia è una sublime forma d’arte: sta alla religione come la satira sta alla politica.
L’esistenza del reato di blasfemia prova che non esista alcuna divinità, come si vorrebbe fare credere, altrimenti non servirebbe una legge temporale per vietarne la derisione: la divinità si tutelerebbe da sé. 
La compresenza di svariati culti nel tempo e nello spazio prova che si tratti di pure fantasie umane e mette in luce quel misto di presunzione e ignoranza che purtroppo caratterizza molte menti deboli, capaci solo di ‘demonizzare’ le menti libere per mascherare il proprio meschino stato di sudditanza e assuefazione culturale e psichica.
Il reato di blasfemia, imposto da chi gestisce il culto, serve a evitare che ci si prenda gioco dell’inganno sul quale si basa il culto stesso.