appartenenza

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Strati culturali si accavallano nello spazio e nel tempo, si mescolano e si contaminano in modi imprevedibili, producendo comunità inedite.

I tentativi di mantenimento della purezza (o fedeltà riproduttiva) sono messi a dura prova dalle distorsioni dovute alla compresenza di altre culture, che si manifestano in maniera variabile a livello spazio-temporale, nonostante possibili restrizioni alle stesse. Inoltre sono fondamentali fattori soggettivi quali l’interpretazione, la mancanza di fedeltà, la sfida. Infine i salti generazionali, inevitabili, contribuiscono a distorcere l’idea iniziale. Chi vuole proteggerla con la scusa di una purezza ortodossa, disprezza il cambiamento portato nello spazio da menti portanti di culture aliene, il cui incontro produce un naturale senso di ignoranza, e nel tempo, dalle nuove generazioni. La difesa dell’esistente si lega a insicurezza e nostalgia, oltreché a invidia per chi ha più tempo a venire, proiettandosi quindi più lontano, in territori temporali che mai potranno essere esplorati da chi smetterà la sua fase sostanziale anzitempo.
La naturale ricerca di un senso di apparteneza, e il bisogno da parte di numerosi individui di far parte di una comunità, o più comunità, caratterizzate appunto da fattori comuni, porta a far naturalmente sopravvivere una cultura esistente, che è il fattore accomunante.
Alcune culture, come quelle che determinano le varie sfaccettature dei nazionalismi, sono tutelate da fattori politici, vincoli imperanti, mentre altre sono protette e diffuse grazie ai legami con fattori spirituali, linguistici o etnici. Spesso tali fattori si sovrappongono, rafforzando le probabilità di sopravvivenza e riproduzione di identità complesse. Tanti più sono i fattori di determinazione, tanto più saranno estese e sfumate le caratteristiche definitive, espressione tangibile, che mutano con la riproduzione generazionale, mutando le menti e i canali portanti. 
E’ più facile, definire un’appartenenza in virtù di più aspetti coincidenti quali un culto, un idioma e delle affinità somatiche, oltre che della presenza territoriale che fa di uno spazio un’area caratterizzata dalla prevalenza di elementi culturali ben definiti e pressoché stabili nel tempo. Questo carattere identitario complesso produce la necessità di proteggerlo attraverso una cornice nazionale che beneficia di un potere imperante indipendente, trasformando così l’area geografica in un territorio, ossia una porzione di spazio politicamente identificata e amministrata da un gruppo sociale definito da un’appartenenza culturale nazionale, sommatoria di vari fattori.